Aurelius Battaglia
(1910 - 1984)
Permetteteci oggi di rivendicare la paternità di un mito
senza tempo come Aurelius Battaglia! Nativo americano, (Washington
DC, 1910) ha però origini italiane: figlio di Concetta e Giuseppe Battaglia,
emigrati da Cefalù.
Aurelius si dimostra
presto incline alle arti figurative e si distingue come uno degli studenti più
brillanti della Corcoran Art School
di Washington DC, dove lavorerà poi come insegnante.
Nel 1937 inizia la sua
intensa e produttiva collaborazione con Walt
Disney, che durerà fino al 1941.Tra i progetti più
significativi di questi anni si annoverano gli evergreen Pinocchio (1940) Fantasia
(1940) e Dumbo (1941).
In particolare per quest’ultimo film, pare che il suo
contributo sia stato fondamentale per quanto riguarda la sequenza della fantastica danza dei “rosa elefanti”.
Gli anni del dopoguerra lo
vedono impegnato ancora nel cinema. Realizza infatti filmati educativi per i
marines. Durante il 1950, prende
parte all’ esperienza dell UPA, United (Productions
of America), lo studio d’animazione che dal 1940 provocò un vero e proprio
esodo di animatori e tecnici dalla Walt Disney.
Il suo contributo più significativo in questa realtà fu probabilmente la regia del cortometraggio “The
invisible moustache of Raoul Dufy.” (1955)
Potete dare un'occhiata qui:
Dopo il
1960 si trasferisce a Provincetown, nel Massachusetts, una piccola città di
pescatori che Battaglia aveva amato in
gioventù e che in quel periodo brulicava di artisti provenienti da tutti gli
Stati Uniti.
Battaglia
si impone come figura di spicco nella letteratura illustrata americana del periodo: tra i lavori
rappresentativi ricordiamo quelli pubblicati con la Random House, la Merigold
Press, Simon & Schuster,
solo per citarne alcuni.
In campo editoriale egli ha intensamente contribuito all'affermazione di una tendenza stilistica che si afferma durante gli anni ’50 e ’60 del
secolo scorso. La sua linea sinuosa, le tinte piatte, la tavolozza ricca di
contrasti, la capacità di leggibilità
compositiva fanno di Battaglia un
importante punto di riferimento per gli
illustratori di vecchia e nuova generazione. La sintesi formale adottata da
Battaglia, rende il suo lavoro chiaro e al contempo originale, e permette
di identificarlo in un’universalità
narrativa che non sottende e non
sorprende, piuttosto racconta, e
lo fa proprio a tutti.
Cristina De Liso