sabato 29 ottobre 2016

Scopri l'artista: Aurelius Battaglia

Aurelius Battaglia
(1910 - 1984)





Permetteteci  oggi di rivendicare la paternità di un mito senza tempo come Aurelius BattagliaNativo americano, (Washington DC, 1910) ha però origini italiane: figlio di Concetta e Giuseppe Battaglia, emigrati da Cefalù.





Aurelius si dimostra presto incline alle arti figurative e si distingue come uno degli studenti più brillanti della Corcoran Art School di Washington DC, dove lavorerà poi come insegnante.





















Nel 1937 inizia la sua intensa e produttiva collaborazione con Walt Disney, che durerà fino al 1941.Tra i progetti più significativi di questi anni si annoverano gli evergreen Pinocchio (1940) Fantasia (1940) e  Dumbo (1941).
In particolare  per quest’ultimo film, pare che il suo contributo sia stato fondamentale per quanto riguarda la sequenza della fantastica danza dei “rosa elefanti”.



Gli anni del dopoguerra lo vedono impegnato ancora nel cinema. Realizza infatti filmati educativi per i marines. Durante il 1950, prende parte all’ esperienza dell UPA, United (Productions of America), lo studio d’animazione che dal 1940 provocò un vero e proprio esodo di animatori e tecnici dalla Walt Disney.
Il suo contributo più significativo in questa realtà fu probabilmente la regia del cortometraggio “The invisible moustache of Raoul Dufy.” (1955) 
Potete dare un'occhiata qui: 



Dopo il 1960 si trasferisce a Provincetown, nel Massachusetts, una piccola città di pescatori che  Battaglia aveva amato in gioventù e che in quel periodo brulicava di artisti provenienti da tutti gli Stati Uniti.
Battaglia si impone come figura di spicco nella letteratura illustrata  americana del periodo: tra i lavori rappresentativi ricordiamo quelli pubblicati con la Random House, la Merigold Press, Simon & Schuster, solo per citarne alcuni.



In campo editoriale egli ha  intensamente contribuito  all'affermazione di una tendenza stilistica che si afferma durante gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. La sua linea sinuosa, le tinte piatte, la tavolozza ricca di contrasti, la capacità di leggibilità compositiva fanno  di Battaglia un importante punto di riferimento  per gli illustratori di vecchia e nuova generazione. La sintesi formale adottata da Battaglia, rende il suo lavoro chiaro e al contempo originale, e  permette  di identificarlo in un’universalità narrativa che non sottende e non  sorprende,  piuttosto racconta, e lo fa proprio a tutti.


Cristina De Liso


Oggi Sulla Scrivania: Child of light

Child of Light
GenereVideogame action RPG
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Data uscita: 2014



Oggi sulla scrivania abbiamo un altro videogioco, Child of Light, un prodotto della Ubisoft Montreal.



Poetico, delicato, onirico.



 L’intero gioco è stato creato con la volontà di renderlo in tutto e per tutto un libro fiaba illustrato e interattivo.



Tutta la narrazione è scritta in versi, come il più degno dei poemi epici,  ed è stata abilmente tradotta in molte lingue senza far perdere nulla del testo originale.


Child of Light si comporta quindi come un dipinto animato e interattivo che tende all’illustrazione, dandoci l’impressione di trovarci in un sogno ad occhi aperti, fluido ed elegante.





E’ ben visibile dagli scenari che si susseguono all’interno del gioco che la direzione artistica si è lasciata ispirare, per quanto riguarda lo stile e l’atmosfera, dall’illustrazione e i dipinti del diciottesimo secolo. Tra i disegni possiamo leggere l’influenza di alcuni di quegli artisti che l’hanno resa l’epoca d’oro dell’ illustrazione, come ad esempio Arthur  Rackham o  John Bauer, dando così vita a un umile ma elegantissimo tributo all’illustrazione d’epoca.





I background sanno di acquerello ed inchiostro. Tinte tenui, rese ancora più leggere dai tratti semplici in cui vengono racchiuse e mai appesantite dalla china di contorno.


Impossibile non innamorarsene, sia per la storia che per l’immaginario con cui è stato elaborato.



Child of light, è il gioco che sa di infanzia, malinconia e sogno. Che sono poi una parte dei magici ingredienti che servono ad un illustratore per dare vita a mondi, personaggi e storie.


John Bauer
Arthur Rackham


Serena Lombardo

venerdì 28 ottobre 2016

Scopri l'artista:Carter Goodrich



Carter Goodric

http://cartergoodrich.com/






Oggi per la nostra rubrica Carter Goodric!
La sua brillante carriera inizia nel 1983 a New York, dove intraprende un percorso da  freelance accanto all’amico e illustratore Buck Lewis, condividendo studio e lavoro. Goodric non è un disegnatore, piuttosto dovremmo pensare a lui come IL DISEGNATORE per eccellenza: dategli una matita in mano e tutto sarà possibile!
Dal character design, all’editoria, dai magazine fino ai film d’animazione, definirlo versatile sembra quantomeno riduttivo. Tra i lavori più significativi ricordiamo le collaborazioni con il New Yorker per il quale ha curato diciassette cover.



                                                                                          
  
Nel 1995 arriva il suo primo lavoro per  il cinema d’animazione: ricopre il ruolo di lead character designer  per il film Dream Works  Prince of Egypt”(1995).



Dal’95 inizia quel percorso che lo vedrà protagonista in numerosi retroscena del cinema d’animazione nel ruolo di character design, ma anche di art director: lo ritroviamo in “Alla ricerca di Nemo" (Finding Nemo, Disney Pixar, 2004) "Monsters & Co." (Monsters. Inc, Pixar, 2001), "Shrek"(Dream Works, 2001), "Spirit - cavallo selvaggio" (Spirit: Stallion of the Cimarron, Dream Works, 2002,) "Cattivissimo Me" (Despicable Me, Universal Pictures, 2010), I Croods (The Croods, Dream Works Animation 2013,) “Hotel Transylvania”(2012, Sony Pictures Animation) e “Ribelle – The Brave” (Brave, Pixar Animation Studios, 2012).






Questi film, grazie al suo contributo, ricevono sei candidature agli Annie Awards (conferito ogni anno dai membri della ASIFA-Hollywood "Association Internationale du Film d'Animation"). Nel 2007 e nel 2014, rispettivamente con “Ratatouille” e “The Brave”, viene assegnato l’Annie per il miglior character design.
Goodric è molto impegnato anche nella produzione editoriale per l’infanzia. Spesso anche autore dei libri che illustra attualmente lavora al prossimo progetto per i piccoli lettori. Vive e lavora a Los Angeles.


Il tratto caratteristico, sinuoso e originale di Goodric lo rende uno dei disegnatori più ricercati e apprezzati degli ultimi anni. I suoi personaggi si raccontano attraverso le espressioni  e le caratteristiche fisionomie sempre accurate e scrupolose, affascinandoci tanto da restare inchiodati alle poltrone a leggere o a guardare (a seconda del mezzo) tutto ciò che ci rivela il suo fantastico mondo!








Cristina De Liso

martedì 25 ottobre 2016

Gli strumenti del mestiere: Promarker Letraset Twin-Tip



by Laura Deo

Oggi parliamo di uno strumento che tutti conoscerete: i pantoni Promarker della Letraset!
Si tratta di pennarelli a doppia punta: medio-fine e "a spatola".
Sono super versatili e molto diffusi, ottimi per stesure omogenee (su piccole superfici) e per creare sfumature in maniera veloce.
Sono a base alcolica: mentre il colore si asciuga si può sovrapporre un altro colore per ottenere una tinta diversa.
L'effetto che si ottiene è simile all'acquerello.



Per la loro comodità, vengono usati in moltissimi ambiti diversi: dal fumetto alla moda, dall'illustrazione agli storyboard...
La loro caratteristica principale è l'omogeneità: infatti a differenza dei pennarelli "normali", quando si asciugano lasciano un colore uniforme. Ovviamente dipende anche da quante passate si fanno.

Consiglio di provare i markers in generale ed in particolare i Promarker, proprio perché ci sono mille modi di usarli, e ognuno può trovare il suo!
Con la matita, con la bic, con il pennino a inchiostro, con le matite colorate, con pennarelli più sottili...
Si possono usare su tanti tipi di carta (anche se sul foglio da stampante tende a sbavare).


Ci sono carte fatte apposta per questo tipo di pennarelli, ad esempio questo blocco da disegno che vi linko, che ho provato e trovo molto comodo:

Se siete curiosi, consiglio di acquistare un set da 6, come questo dai toni pastello:

Personalmente ho un bel po' di Promarker, ho cercato di comprare una serie di colori più tenui ed una di colori vivaci e molto saturi.
Ecco la carta dei pantoni twin-tip disponibili, c'è una gran varietà di colori:

Il prezzo per ogni pennarello si aggira sui 3 euro. Conviene trovare un set che vi piaccia e comprare quello, di solito si risparmia.

Consiglio a tutti di provarli, qualsiasi sia il vostro stile!



Laura Deo

Oggi sulla scrivania: Il vento tra i salici


Il vento tra i salici

di Kenneth Grahamee  e Michel Plessix
dai 10 anni, illustrato.
21 x 29 cm , cartonato.
128 pagine a colori.
Edito da: Comma 22, 2010.





Oggi, giornata uggiosa. Sulla scrivania però c’è  “ Il vento tra i salici”, una graphic novel intensa e dal sapore un po’ nostalgico, adatta ad una giornata particolarmente autunnale, come questa.

  



Il volume è un adattamento al romanzo, omonimo, di Grahamee, considerato ormai un classico della letteratura per l’infanzia. Già Paul Bransom nel 1913 ce ne propone una versione illustrata: data la struttura episodica del racconto, il testo evidentemente sembrò molto adatto alla  modalità  di narrazione che avviene  per immagini e perfetto quindi per una storia illustrata.
A quanto pare l’autore ideò questo romanzo per suo figlio, chissà se immaginava che sarebbe divenuto, come tutti i classici, una storia che si colloca fuori dal tempo che diviene lettura universale e adatta a tutte le fasce d’età.




Il rospo Toad (nella versione italiana Il rospo, barone dei girini) protagonista di queste avventure insieme ai suoi amici, un topo (Rat), una talpa (Mole), un tasso (Badger), sono caratterizzati in maniera sapiente e meticolosa. Essi permettono al lettore di affezionarsi immediatamente e lo trascinano impetuosamente nell'universo creato da Grahamee.


Plessix riesce con i suoi acquerelli e la sua palette colori a restituire perfettamente le atmosfere del racconto,   facendoci sentire parte integrante di questo microcosmo riconducibile alla realtà della nostra società contemporanea. Infatti, il testo è stato, nel corso degli anni, studiato e recensito innumerevoli volte e sarebbe interessante esplorare i vari livelli della narrazione, i riferimenti sociali, politici ed ideologici che, dopo una lettura più attenta emergono limpidamente.



Il vento tra i salici  è stato inoltre oggetto di numerosi adattamenti cinematografici, televisivi e teatrali. Fra questi vale la pena ricordare Le avventure di Ichabod e Mr. Toad (The Adventures of Ichabod and Mr. Toad), lungometraggio della Walt Disney Productions del 1949.Il film è particolarmente interessante: basato su due segmenti di sceneggiatura tratti rispettivamente da questo romanzo e  da La leggenda di Sleepy Hollow. Purtroppo mai distribuito nelle sale italiane, è fortunatamente arrivato qui in VHS e DVD!
Non serve svelarvi altro: lasciatevi avvolgere e catturare dal vento…Buona lettura!




Cristina De Liso



lunedì 24 ottobre 2016

Scopri l'Artista: Riccardo Guasco



Riccardo Guasco


Oggi vi parliamo di un bravissimo illustratore italiano: Riccardo Guasco.
In arte Rik, nasce ad Alessandria nel 1975.



Si nota subito l'influenza cubista e futurista nelle sue illustrazioni che attirano l'attenzione e rimangono impresse!
Le sue composizioni, i suoi colori, le forme, tutto ci ricorda i poster anni '30, i manifesti vintage colorati. 

   
Non solo bellissime ma anche molto comunicative e ironiche!
Un artista da seguire e non perdere mai d'occhio.

             





Laura Deo



venerdì 21 ottobre 2016

Oggi sulla scrivania: Guacamelee!



Guacamelee!
Genere: Videogame Action
Sviluppatore: DrinkBox Studios
Data uscita: 2014



Oggi sulla scrivania non abbiamo un libro!
Ma un VIDEOGAME! Ebbene si, anche i videogiochi hanno delle direzioni artistiche degne di attenzione, dei veri e propri capolavori che molti ignorano, ma dai quali illustratori, fumettisti e animatori possono prendere grandi spunti e ispirazione!

Avete mai sentito parlare di Guacamelee? Un videogioco action platform, che prende vita dal folklore messicano e dalla tradizione dei Luchadores, i lottatori di wrestling mascherati.
Questo mix di tradizioni vecchie e nuove, si fonde in una ricetta unica, coloratissima e divertentissima.



La Drinkbox Studios, merita di essere citata per la bellissima direzione artistica che ha dato a questo videogioco. Attenzione per i dettagli, per i fondini evocativi, per la composizione e per l’ originalità di personaggi e ambientazione.



La palette colore è vivace e vibrante, e ricorda il messico in un tutto e per tutto, anche quando la scena si sposta in luoghi soprannaturali e quindi non realistici come il paesino sudamericano dal quale comincia la storia di Guacamelee.




La geometria dei corpi  dei personaggi e di ciò che li circonda non è mai casuale,  tutto combacia anche se  sempre in movimento, proprio come succede in un illustrazione.

l'eroe

  
il cattivo


Il character design, per quanto può apparire semplice, è frutto di un’accurata ricerca all’originalità e al dettaglio. Subito guardandoli, capiamo l’indole, il carattere, e il ruolo di ognuno di loro, e nessuno viene dimenticato, anche se i vestiti possono apparire banali, o fin troppo semplici.

la spalla

il pollo


La direzione artistica, si può dire vincente, e questo giovane studio di videogame fa sentire bene la sua voce.



Non so quanti di voi sono amanti dei videogame, ma vi consiglio di superare pregiudizi e calarvi in questo magico mondo pieno di azione e ironia, e lasciarvi avvolgere dalla fantasia creativa e  prorompente di Guacamelee! 




Serena Lombardo